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Il centro

Monsummano Terme

Monsummano Terme sorge ai piedi del colle di Monsummano Alto, nel nord della Toscana, tra Firenze e Lucca. Immersa in un territorio incantato tra ambienti naturali ancora incontaminati e insolite testimonianze di arte e storia, è la via di accesso occidentale alla più grande palude interna della Penisola, il Padule di Fucecchio, luogo dal fascino unico tanto che anche Annibale ci lasciò un occhio durante la sua discesa in Italia a dorso di Elefante. Le successive bonifiche ci permettono, oggi, di camminare in un luogo di pura natura le cui radici si perdono nella notte dei tempi e che all’ombra del complesso del Montalbano ha attratto la nostra specie sin dal Paleolitico. Imperdibile anche la parte orientale del Montalbano con i borghi di Monsummano Alto e di Montevettolini, collegati tra loro da un suggestivo percorso trekking tra cave e palestre di roccia, una linea unica per l’osservazione del territorio dall’alto, ma soprattutto per chi ama l’arrampicata o il volo libero con il deltaplano.

Scendendo per il pendio si trovano le grotte Giusti che hanno permesso a Monsummano di diventare una rinomata stazione termale mentre più a valle si apre una cittadina che molto ha preso dall’influenza del granducato mediceo ed è stata la culla per diversi poeti ed attori di diverse epoche. E che vuole essere, anche in futuro, meta turistica attrattiva per chi viene a visitare il cuore della Toscana.

Monsummano Terme è oggi una località rinomata, oltre che come stazione termale, per la produzione calzaturiera esportata in tutto il mondo. La cittadina trovandosi tra le ultime propaggini del Montalbano ed il confine settentrionale del Padule di Fucecchio oltre che per questa meravigliosa riserva naturale ornitologica, costituisce un’ottima base per la scoperta di altri punti d’interesse da non perdere nei dintorni, quali Montecatini Terme, Lamporecchio, Pistoia, Vinci (che ha dato i natali a Leonardo) e Serravalle Pistoiese.

L’attuale abitato è stato sviluppato intorno al nucleo del Santuario della Madonna della Fontenuova, fondato per volontà del granduca Ferdinando I de’ Medici nel 1602 a seguito di un evento miracoloso.

Monsummano negli anni si è conservata come una destinazione sicuramente genuina, ricca di luoghi suggestivi ancora in grado di emozionare il visitatore che li scopre: una meta che ha tutte le qualità per attrarre turismo culturale, enogastronomico e rurale, invernale e congressuale, insieme agli amanti di wellness e benessere. La sua è una vocazione culturale oltre che turistica grazie a un’offerta museale variegata e di qualità: ospita musei che sono punti di riferimento per il territorio e per chi l’ha fatto conoscere anche lontano da Monsummano, come per esempio Giuseppe Giusti; musei dedicati alla valorizzazione delle tradizioni di questi luoghi, o ancora creati dalla volontà di puntare sull’arte contemporanea.

È infatti la patria di personaggi illustri: il poeta Giuseppe Giusti (1809-1850), la cui casa di famiglia è oggi Museo Statale di Casa Giusti“, e Ferdinando Martini (1841-1928), uomo di cultura e brillante politico, la cui maestosa villa Renatico Martini, costruita intorno al 1887, è sede della collezione civica di arte del Novecento MAC,N – Museo d’Arte Contemporanea e del Novecento

Sul lato settentrionale della piazza principale si affaccia l’Osteria dei Pellegrini, costruita a più riprese a partire dal 1607. L’edificio ospita il Museo della Città e del Territorio articolato in varie sezioni: geologia e paleontologia, ambiente e storia, archeologia, il Padule e la bonifica, le fattorie granducali, arte sacra e religiosità popolare, il tesoro della Madonna della Fontenuova, la Valdinievole felix, il termalismo, attività produttive e industria.

Due insediamenti medievali si trovano sulle colline di Monsummano Alto e di Montevettolini.

Nella seconda metà del Settecento la zona dove sorge la frazione di Cintolese fu interessata dalle opere di bonifica volute dal Granduca Pietro Leopoldo, che permisero il prosciugamento di vari terreni paludosi. Nell’area di colmata della tenuta del Terzo si stabilirono ben presto alcuni insediamenti, che vedevano nelle terre risanate nuove possibilità di lavoro nello sviluppo delle attività agricole. Nel 1781 vi fu istituita una nuova parrocchia ed edificata una nuova chiesa, che fu intitolata a San Leopoldo Confessore in omaggio al granduca Leopoldo che lo annoverava tra i suoi antenati.

Ritrovamenti archeologici di età romana a Monsummano

Per tutta l’età romana l’insediamento umano sembra concentrarsi nella fascia che segna il piede dei rilievi del Montalbano: i grandi complessi di Villa San Paolo, al Pozzarello, e di Vaiano spiccano nella rete di abitati indiziata anche dai resti – forse di tombe – ritrovati in ricognizioni e recuperi a Segalare.

In rete:
Comune di Monsummano Terme

Informazioni Turistiche di Monsummano Terme

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